Hai prenotato un viaggio, ma sei costretto a rimandarlo a causa dell’emergenza COVID-19. Il governo ha disposto il divieto di spostamenti all’interno del territorio italiano, se non per esigenze di comprovata necessità. Ti stai chiedendo se hai diritto a un indennizzo e come fare per ottenerlo.

In questa guida completa sul rimborso treno per coronavirus ti spiego cosa fare se hai prenotato un viaggio e in questo momento sei impossibilitato a causa dei divieti ministeriali, come ottenere il rimborso sia per i biglietti di Trenitalia che di Italo, richiedendolo attraverso il modulo online o il contact center, laddove possibile.

Cosa fare

Purtroppo l’emergenza coronavirus ha stravolto le vite di tutti, sotto ogni punto di vista. Non è più possibile uscire di casa come una volta, molte attività sono chiuse e persino uscire a fare la spesa è diventata un’attività che necessità di attenzione al fine di rispettare gli standard di sicurezza.

Il governo ha anche limitato gli spostamenti. Puoi spostarti dal tuo domicilio solo per motivazioni stringenti e urgenti, come andare al lavoro, fare una visita medica, fare la spesa, andare in farmacia.

Come si fa

Se hai prenotato un viaggio in treno, è quindi molto probabile che tu non possa più affrontarlo, a causa delle restrizioni governative, a meno che, come detto sopra, il tuo viaggio abbia carattere di necessità e/o urgenza.

Sei quindi impossibilitato a partire e non per tua scelta. Ti chiedi se Trenitalia o Italo, siano obbligati a rimborsarti del biglietto. Non hai deciso tu di non partire, devi rispettare le indicazioni ministeriali. Cosa fare in questo caso?

Viaggio annullato

Il 10 marzo, in una nota, il Codacons ha comunicato che Trenitalia e Italo devono provvedere a rimborsare i biglietti a tutti coloro che hanno prenotato un viaggio e non solo a una parte, per esempio a chi ha avuto un evento morboso o un lutto.

Il Governo Conte ha disposto che l’Italia sia considerata zona protetta, a rischio, viaggi e spostamenti sono limitati, anche tra comuni vicini e perfino all’interno dello stesso comune. Chi intende uscire di casa, chi ha necessità o urgenza, deve portare con sé un’autocertificazione.

Codacons nell’ultimo periodo ha ricevuto tantissime segnalazioni di persone che avevano prenotato delle partenze e ora chiaramente sono impossibilitati. L’associazione di consumatori ha confermato Trenitalia e Italo devo rimborsare i viaggi.

L’associazione è cosciente del fatto che i viaggiatori debbano rinunciare, loro malgrado, a ogni partenza. Chiaramente, chi è giustificato da necessità lavorative o altri motivi inderogabili, può partire lo stesso, rispettando limitazioni e disposizioni di sicurezza.

in conclusione, tutti i cittadini italiani sono invitati a rispettare le disposizioni di sicurezza, a mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone, a evitare assembramenti. Il decreto non ha vietato tutti i viaggi, tutti gli spostamenti al 100%. È cosciente che comunque c’è chi ancora deve viaggiare, per motivi improrogabili.

Si pensi ad esempio agli autotrasportatori, che in questo periodo di difficoltà sono al lavoro, per assicurare tutti gli approvvigionamenti. E come non pensare a tutti i nostri medici, infermieri e il resto del personale sanitario, che sta lavorando fino allo stremo pur di curare tutti i malati COVID-19.

L’emergenza purtroppo ha messo in ginocchio la nostra nazione, limitando quelli che erano atti scontati della vita quotidiana, atti di cui fanno parte anche i viaggi. Le partenze per svago, turismo, divertimento, sono chiaramente vietate. Rimangono concessi viaggi e spostamenti per motivazioni improrogabili.

Non si può dire con esattezza quanto terminerà l’emergenza coronavirus. Gli esperti hanno fatto delle supposizioni, ma essendo un virus ancora non conosciuto al 100%, purtroppo non è possibile asserire certezze. I medici italiani e non solo, sono al lavoro per conoscere sempre di più questo virus e per cercare di trovare dei metodi di cura sempre più efficaci e rispondenti.

Trenitalia

Sul sito di Trenitalia, l’azienda prevede rimborsi per situazioni precise, come annullamento di eventi, viaggi all’estero verso paesi bloccati, oppure per quarantena. Puoi chiedere il rimborso attraverso questa pagina, cliccando su web form.

Trenitalia rimborsa i biglietti con un bonus, che puoi usare entro 12 mesi, per comprare per esempio altri biglietti per viaggi futuri. Questo vale per i viaggi lunghi, quindi per esempio con Intercity, con Frecciarossa, con Frecciabianca… Se invece avevi prenotato un treno regionale, puoi ottenere il rimborso in denaro compilando questo modulo.

Italo

Per quanto riguarda Italo, puoi chiedere il rimborso attraverso questo form, scegliendo nella sezione Categoria l’opzione “Rimborso per emergenza sanitaria 2020”. Se chiedi il rimborso per più viaggi, oppure sia per andata che per ritorno, devi fare due domande di rimborso, indicando in ognuna il numero del treno.

In alternativa puoi chiedere il rimborso attraverso il contact center al numero 060708. Hai quindi due possibilità: chiedere il rimborso attraverso il form oppure attraverso il call center. Il rimborso avviene tramite assegnazione di un buono, che potrai usare entro un anno per comprare nuovi biglietti.

Codacons ricorda il diritto al rimborso integrale del biglietto, perché sono stati i decreti di urgenza a limitare gli spostamenti, quindi non è a causa dei clienti che il viaggio è rimandato. Codacons ha dunque diffidato sia Trenitalia che Italo a rispettare questo diritto dei viaggiatori. In cado di inottemperanza, l’associazione dei consumatori promette azioni legali volte a tutelare i clienti delle compagnie.

Qualora tali diritti non fossero rispettati, il Codacons è pronto ad iniziative legali verso le aziende che ometteranno di rimborsare i clienti.

Non si sa quando l’emergenza coronavirus cesserà. Se avevi intenzione di prenotare un viaggio per il prossimo periodo, probabilmente è meglio rimandare. Ormai siamo nel pieno dell’emergenza e quindi è consigliabile non prenotare dei viaggi nelle prossime settimane.

Il governo infatti, in base alla situazione e in base alle necessità che si profilano giorno per giorno, può decidere di prorogare lo status di “zona protetta” per tutto il territorio italiano. In questo momento la cosa più importante per tutti è la consapevolezza della situazione e il desiderio di salvaguardare la collettività. Limitando gli spostamenti allo stretto necessario, si contribuisce a limitare le occasioni di contagio.