La rata del tuo mutuo è diventata troppo pesante e vorresti trovare un modo per farla scendere, magari allungando la durata del mutuo stesso. Oppure vorresti semplicemente una riduzione dello spread o ancora passare da un tasso di interesse variabile a fisso, per essere più certo del tuo debito.

In questa guida completa sulla rinegoziazione mutuo ti spiego cos’è e come funziona, come richiederla alla stessa banca o ad altra banca (in questo caso si chiama portabilità), come farne richiesta, se e quando può essere rifiutata, ti fornisco un fac simile lettera da consegnare alla banca, quali sono i tempi e i costi ed infine dopo quanto tempo puoi chiedere una nuova rinegoziazione.

Cos’è e come funziona

La rinegoziazione del mutuo è la possibilità di domandare, alla stessa banca che lo ha emesso, delle modifiche contrattuali di qualsiasi tipo. Per esempio: supponiamo che tu abbia richiesto un mutuo di 100.000 euro con rate di 500 euro al mese per 20 anni.

Purtroppo, per te questa rata mensile di 500 euro non è più sostenibile: puoi chiedere alla stessa banca presso cui hai aperto il mutuo di rinegoziarlo. Ad esempio puoi chiedere di abbassare la rata e quindi aumentare la durata del prestito: da 20 a 23 anni.

Occorre ora fare un’importante differenza tra rinegoziazione e sostituzione del mutuo:

  • Con la rinegoziazione del mutuo, tu cambi solo le condizioni contrattuali, ma rimani nella stessa banca;
  • Con la sostituzione del mutuo, cambi non solo le condizioni contrattuali ma anche la banca.

Motivazioni

Ecco alcune motivazioni che possono indurti a chiedere la rinegoziazione del mutuo alla banca:

  • Cambio del tasso di interesse, per esempio avevi stipulato un mutuo a tasso variabile e ora lo vorresti a tasso fisso, o viceversa;
  • Allungamento della durata perché la rata mensile non è più sostenibile;
  • Necessità di nuova liquidità, perché hai bisogno di un nuovo finanziamento e, al posto di aprirne uno ex novo, lo aggiungi semplicemente a quello già esistente, magari allungandone la durata oppure la rata;
  • Riduzione dello spread (ossia il guadagno della banca);
  • Riduzione di alcuni costi periodici di incasso rata.

Stessa banca

Una delle motivazioni più frequenti è la richiesta di rinegoziazione del mutuo a tasso fisso e stessa banca. Supponiamo infatti che, anni fa, tu abbia richiesto un mutuo a tasso variabile per acquisto prima casa, oppure a tasso variabile con CAP. I tassi di interesse erano davvero bassi e quindi ti conveniva scegliere quello variabile.

Le cose però ora sono cambiate e vorresti passare al tasso fisso: puoi chiedere alla tua banca la rinegoziazione mutuo a tasso fisso. In questo modo il tuo finanziamento non sarà più soggetto alle oscillazioni del mercato.

Altra banca

Se chiedi il cambio delle clausole contrattuali del mutuo, e non lo chiedi alla stessa banca ma a un’altra, allora non si tratta più di rinegoziazione ma di sostituzione del mutuo. Come ti ho spiegato in apertura infatti, la rinegoziazione è quando chiedi il cambio delle clausole alla stessa banca che ti ha erogato il mutuo. In pratica non cambi intermediario.

La sostituzione del mutuo invece, è quando non solo cambi le clausole ma anche banca: in pratica abbandoni la vecchia banca che ti ha concesso il mutuo e diventi cliente di un’altra.

Dopo quanto tempo

Puoi chiedere la rinegoziazione del mutuo in qualsiasi momento, non c’è una scadenza o un limite minimo da rispettare. Potenzialmente, puoi chiedere la rinegoziazione del mutuo anche dopo una settimana dalla concessione, oppure dopo un anno, due, o dieci anni. Insomma, quando lo ritieni opportuno oppure quando nuove necessità di costringono a rivedere le clausole.

Occorre però precisare che la banca non è obbligata a concedere la rinegoziazione tranne in alcuni particolari casi (vedi L. n. 108/1996). È chiaro che la banca farà di tutto per venire incontro alle esigenze del cliente, soprattutto se si tratta di una persona che ha sempre onorato le rate, ma non è obbligata. Così come il cliente, una volta ottenuto il rifiuto, non è obbligato a rimanere con quella banca.

Se infatti l’istituto ti rifiuta la rinegoziazione, tu puoi tranquillamente rivolgerti a un’altra banca. Se questa riesce a darti il mutuo a condizioni più favorevoli, allora puoi chiedere la portabilità del mutuo, ossia il passaggio da una banca all’altra. E su questo la tua banca attuale non può dire nulla: deve per forza concedertela.

Richiesta

Se desideri richiedere alla tua banca la rinegoziazione del mutuo, è opportuno inviare una lettera raccomandata A/R in cui fai espressamente la tua richiesta. Nella lettera informa la banca che, se non dovessero autorizzare la tua domanda, ti rivolgerai a un’altra banca per chiedere la portabilità del mutuo.

Suggerimento

Prima di inviare la lettera, ti consiglio vivamente di cercare anche un’altra banca disposta a offrirti le condizioni più favorevoli, in modo che, in caso di rifiuto della tua banca attuale, allora potrai subito rivolgerti all’altra senza attese.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD per chiedere alla tua banca, in maniera formale, la rinegoziazione del mutuo.

Quante volte

Rinegoziazione mutuo: quante volte si può fare e dopo quanto tempo. Teoricamente, puoi domandare e ottenere la rinegoziazione del mutuo quante volte vuoi. Se l’hai chiesta una settimana fa, puoi chiederla anche oggi. Poi chiaramente sta alla banca accettare o rifiutare la tua richiesta: non è obbligata ad accettare.

Se però tu hai già trovato un’altra banca che ti offrirebbe il mutuo alle condizioni che tu desideri, allora non c’è nessun problema: se la tua banca attuale accetta la rinegoziazione allora va bene, in caso contrario chiederai la portabilità del mutuo all’altra banca. E di solito le banche vogliono evitare di perdere clienti, quindi se la tua richiesta non è assurda, è molto probabile che otterrai la rinegoziazione.

Tempi

Quante volte si può rinegoziare il mutuo. Come ti ho spiegato nel paragrafo precedente, non ci sono dei tempi specifici: puoi chiedere la rinegoziazione del mutuo quando vuoi e quante volte vuoi. E’ chiaro che, se oggi chiedi la rinegoziazione del mutuo per modificare lo spread e poi fra una settimana chiedi una nuova modifica dello spread, è molto probabile che la banca rifiuti la tua richiesta.

Se invece per esempio, oggi chiedi la rinegoziazione dello spread e domani chiedi di trasformare da tasso variabile a fisso, allora stai chiedendo due cose diverse e la banca potrebbe accettare. L’intermediario non è obbligato ad accettare, ma se la tua proposta è fattibile e, soprattutto, se hai già trovato un’altra banca disposta a concederti la portabilità del mutuo, è molto probabile che accetti pur di non perdere un cliente.

Costo

Quanto costa. La rinegoziazione del mutuo è gratuita, non ci sono spese da sostenere. Di solito si fa una scrittura privata tra le parti e questa già vale per la rinegoziazione. Dalla rata successiva quindi tu paghi il mutuo secondo le nuove clausole.

Alcune banche richiedono un atto di revisione del mutuo da fare dal notaio. E il notaio non è gratis: devi pagare il suo compenso. Purtroppo se la banca chiede un atto notarile, è perché probabilmente vuole tutelarsi per qualche motivo. Fatto sta che, se la banca ti richiede un atto notarile e tu non sei disposto a faro, la banca non ti rinegozia il mutuo. A questo punto ti consiglio di rivolgerti a un’altra banca e magari ottenere una portabilità del mutuo (che è gratuita).

Rifiutata

La banca, se ritiene che le condizioni da te richieste non sono vantaggiose per l’istituto, può rifiutare la tua richiesta di rinegoziazione. Infatti gli intermediari non sono obbligati ad accettare, ma hanno la possibilità di valutare la tua richiesta e, solo dopo, esprimere parere positivo o meno.

A questo punto però, tu puoi rivolgerti a un’altra banca. Esiste infatti la possibilità di chiedere la surroga del mutuo, meglio conosciuta come portabilità. Funziona esattamente come avviene per le compagnie telefoniche: tu passi a una nuova banca perché ti offre condizioni più vantaggiose. E soprattutto gratis: i costi eventuali sono a carico della nuova banca.