Sono sopraggiunte diverse email, in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa, che ha innalzato l’IVA al 22 per cento. In molti si chiedono se la ritenuta d’acconto é rimasta al 20% o, se anche chi effettua una collaborazione, dovrà indicare nella ricevuta di prestazione occasionale, l’aliquota al 22% anzichè al 20.
La risposta é no. La ritenuta d’acconto è ancora al 20%. L’aumento riguarda solo ed esclusivamente l’IVA e le prestazioni occasionali sono del tutto esenti. Chi quindi svolge attività di prestazione occasionale e riceve compensi al netto della ritenuta d’acconto, dovrà continuare a indicare l’importo al netto del 20%, poichè appunto la percentuale rimane tale e quale e non subisce alcuna modifica.
La ritenuta viene evidenziata nelle ricevute e non va confusa con l’IVA. È una somma trattenuta dal datore di lavoro (committente) e poi versa da quest’ultimo allo Stato, per conto del lavoratore autonomo e rappresenta un acconto delle imposte effettivamente dovute. Ogni anno poi, il datore di lavoro invierà al collaboratore la certificazione dei compensi, comprendente la somma dei compensi erogati e delle trattenute versate allo Stato.
Tale certificazione dei compensi potrà essere utilizzata per la dichiarazione dei redditi con Modello 730 o Modello Unico.