L’Italia è una Repubblica parlamentare, dove i cittadini eleggono i membri del parlamento: deputati e senatori. Gli elettori esprimono la loro preferenza andando a votare, apponendo la loro scelta sulle cosiddette schede elettorali.

In questa guida completa sul rosatellum ti spiego cos’è e come funziona, ti chiarisco il significato di questo termine con una spiegazione semplice, comprensibile a chiunque, come funziona la soglia di sbarramento per l’accesso al parlamento, ti spiego come si vota e com’è fatta la scheda elettorale.

Cos’è e come funziona

Con le elezioni politiche, i cittadini eleggono i membri del Parlamento, ossia di:

  • Camera dei deputati;
  • Senato della Repubblica.

Per eleggere i membri del Parlamento, si segue una legge elettorale chiamata rosatellum. In base ai risultati delle votazioni, si assegnano i seggi, ossia i posti in parlamento.

Il rosatellum, il cui nome deriva dal suo promotore Ettore Rosato, è una legge elettorale, quindi una legge che regola l’elezione dei membri del Parlamento: dunque l’elezione di senatori e deputati.

Spiegazione semplice

Il rosatellum prevede l’elezione dei membri del parlamento, attraverso:

  • Sistema maggioritario, ossia i seggi (posti in parlamento, conosciuti anche come “poltrone”) vengono assegnati a chi ottiene più voti. Se io partito X ottengo anche un solo voto in più rispetto a partito Y, allora quei seggi sono miei;
  • Sistema proporzionale, ossia i seggi vengono assegnati non solo a chi ottiene più voti, ma a tutti coloro che hanno ottenuto voti. Chi ottiene più voti ha diritto a più seggi, ma anche chi ottiene meno voti ha diritto a dei seggi in parlamento. Tutto in proporzione ai numeri ottenuti.

Il rosatellum è un misto tra i due sistemi:

  • Un terzo dei seggi in parlamento si assegna tramite il sistema maggioritario. Quindi un terzo dei membri del parlamento è composto dal partito che ha ottenuto più voti, anche se ha ottenuto solo un voto in più rispetto agli altri partiti. Tutti questi seggi (un terzo) vanno a quel partito.
  • I restanti due terzi invece si assegnano con il metodo proporzionale. Si vede che percentuale di voti hanno ottenuto i partiti e si assegnano le poltrone in parlamento. Se partito X ha ottenuto il 10% dei voti, allora ottiene 10% dei seggi di quei due terzi, se ha ottenuto il 15% dei voti ottiene il 15% di quei due terzi.

Il nostro Parlamento si compone di:

  • 400 deputati;
  • 200 senatori.

Dunque, facendo due calcoli:

  • 147 deputati e 74 senatori vanno eletti con metodo maggioritario;
  • 253 deputati e 126 senatori vanno eletti con metodo proporzionale.

I collegi

Hai sentito parlare spesso di collegi. La spiegazione è semplice: durante le votazioni l’Italia viene divisa in 147 zone, chiamati appunti collegi. Quindi i collegi non sono altro che le zone. Per esempio c’è il collegio di Bologna, il collegio della Città metropolitana di Milano, ecc. Ogni collegio ha i suoi candidati.

Collegi uninominali e collegi plurinominali

  • Nei collegi uninominali, ogni partito o coalizione può presentare un solo candidati;
  • Nei collegi plurinominali, ogni partito o coalizione può presentare più candidati;

Soglia di sbarramento

La soglia di sbarramento è la percentuale minima di voti per ottenere poltrone (seggi) in parlamento. Come spiegato nei passi precedenti, il rosatellum prevede l’elezione di due terzi del parlamento con il metodo proporzionale.

Secondo il metodo proporzionale, ogni partito ottiene il numero delle poltrone in proporzione ai voti ottenuti. Quindi, in teoria: se il partito X ha ottenuto l’1% dei voti ottiene l’1% dei seggi, se ha ottenuto il 5% dei voti ottiene il 5% dei seggi, se ha ottenuto il 10% dei voti ottiene il 10% dei seggi e così via.

Quando c’è una soglia di sbarramento, non è proprio così: per entrare in parlamento occorre raggiungere una certa percentuale di voti. Il rosatellum prevede una soglia di sbarramento del 3%. Ciò significa che chi ottiene meno del 3% dei voti, non ha diritto al 3% dei seggi: non entra in parlamento. Quindi il partito che per esempio prende il 2% dei voti, non avrà alcuna poltrona.

A che serve la soglia di sbarramento

Serve a evitare un’eccessiva frammentazione politica in parlamento, dunque per rendere il più omogenee possibile le forze presenti nelle camere. La soglia di sbarramento rappresenta quindi, potremmo definirla come una sorta di “arrotondamento” nell’assegnazione dei seggi: chi ottiene meno voti (al di sotto della soglia) non partecipa alla ripartizione dei seggi.

Come funziona lo sbarramento nel rosatellum

Il rosatellum prevede una soglia di sbarramento del 3% solo nella quota proporzionale, quindi solo per l’elezione dei due terzi del parlamento.

Eccezione: nelle liste relative minoranze linguistiche la soglia di sbarramento è del 20% nella regione di riferimento.

Scheda elettorale

La scheda elettorale è divisa in vari riquadri.

Ogni riquadro presenta:

  • Il simbolo del partito;
  • Un nome del candidato in alto, per primo;
  • Una piccola lista di altri candidati. Questa lista si chiama listino bloccato: i candidati presenti in questa lista definiscono l’ordine di elezioni.

Facciamo un esempio di listino bloccato:

  • Mario Rossi;
  • Antonio Verdi;
  • Giuseppe Bianchi.

Se il partito X, in base alle elezioni, ha ottenuto due posti in parlamento, allora ottengono il seggio il signor Mario Rossi e il signor Antonio Verdi. Giuseppe Bianchi è escluso, anche se ha ottenuto più preferenze rispetto  Rossi e Verdi. Con il listino bloccato, conta l’ordine della lista e non le preferenze. Ecco perché si chiama bloccato.

Come si vota

Quando vai a votare, devi scegliere il candidato che ti interessa e puoi farlo:

  • Mettendo una croce sul nome;
  • Oppure mettendo la croce sul simbolo.

Barrare il nome o il simbolo produce gli stessi effetti.