Quando un’auto ha ormai fatto il suo dovere, non si può certo rivenderla: in caso di auto vecchia, incidentata al punto da essere inutilizzabile oppure bruciata, fortemente danneggiata, non c’è alternativa se non la demolizione, che rappresenta l’ultimo evento della vita di un autoveicolo.

In questa guida completa sulla rottamazione auto ti spiego cos’è e come funziona, la procedura prevista, i documenti necessari, il costo da affrontare, gli incentivi e le offerte di cui puoi usufruire, cosa fare in caso di auto sottoposta a fermo amministrativo, in caso di bollo scaduto non pagato ed infine in caso di auto intestata a una persona deceduta.

Cos’è e come funziona

La rottamazione è la procedura di distruzione dell’auto e che comporta la sua cancellazione definitiva dal PRA (Pubblico registro Automobilistico) tenuto dall’ACI (Automobile Club Italia). Non puoi procedere in autonomia alla rottamazione dell’auto, ma devi rivolgerti a un centro di demolizione autorizzato, il quale si occupa di tutta la procedura burocratica: tu devi solo consegnare l’auto, i documenti necessari e pagare il servizio.

Puoi fare la demolizione:

  1. Presso un centro demolizioni;
  2. Presso un rivenditore con contestuale acquisto auto nuova, allo scopo di usufruire degli incentivi e delle agevolazioni su rottamazione.

Procedura

I metodi per avviare la pratica di rottamazione sono due:

  1. Consegna alla concessionaria dove stai comprando la nuova macchina, in modo da ottenere degli incentivi in virtù della permuta;
  2. Rivolgerti a un centro demolizione autorizzato.

La legge vieta l’abbandono di macchine vecchie non solo per strada o in qualsiasi spazio pubblico, ma anche in spazi privati: non puoi lasciare la tua auto vecchia per anni nel tuo cortile. Ai sensi del decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997 la rottamazione delle auto vecchie è un preciso obbligo del proprietario, o degli eredi se il proprietario è defunto e rimangono solo i suoi familiari ad occuparsene.

Non puoi in nessun caso provvedere da solo alla rottamazione: l’automobile è un rifiuto molto inquinante e gli unici autorizzati alla demolizione sono i specifici centri dislocati in tutta Italia. Trovi la lista completa dei centri di rottamazione autorizzati sui siti delle Unità Territoriali ACI.

Documenti necessari

Una volta scelto il centro di raccolta a cui affidare il compito di rottamare la tua auto, per avviare la pratica devi consegnare i seguenti documenti:

  • Le targhe (puoi lasciarle sulla macchina, è importante che non siano state staccate); se hai smarrito le targhe o sono state rubate o in caso di auto bruciata dove le targhe non sono più visibili, devi prima rivolgerti al comando di polizia per sporgere denuncia e poi consegnare copia della denuncia al centro di rottamazione;
  • Il libretto di circolazione;
  • Il certificato di proprietà.

Il centro di demolizione dunque, raccoglie i documenti e ti rilascia un certificato di demolizione, che rappresenta il documento di prova della rottamazione e ti solleva da ogni tipo di responsabilità da quel veicolo: ormai non ti appartiene più.

Costo

Spese da affrontare

La prima cosa che si chiede chiunque debba rottamare un’auto è quanto costa la procedura. La legge prevede questi costi:

  • 13,50 euro -> Diritti ACI;
  • 32 euro -> Imposta di bollo.

Se non possiedi il certificato di proprietà (perché ti è stato rubato o l’hai perso o è andato bruciato insieme all’auto) al posto dell’imposta di bollo pari a 32 euro paghi 48 euro.

In tutto quindi sono sui 50 euro. A questi devi aggiungere il prezzo da pagare al centro di demolizione, che di solito si attestano sui 70/100 euro. In tutto quindi, il costo di demolizione di un’auto arriva a 120/160 euro.

Suggerimento

I costi variano da centro a centro e da Comune a Comune, quindi prima di decidere a chi affidare la demolizione, fai qualche chiamata ai vari demolitore per conoscere le tariffe applicate e magari risparmiare un po’.

Incentivi

La rottamazione dell’auto, non di rado è oggetto di incentivi a carattere:

  • Statale, è lo stato che lancia una campagna di incentivazione alla sostituzione dell’auto, sopratutto quando la nuova macchina è a minore impatto ambientale;
  • Privato, offerto direttamente dalla concessionaria auto; in questo caso lo stato non ha nulla a che vedere con l’incentivo: si tratta di un’offerta specifica della concessionaria.

A volte sono le stesse case automobilistiche a lanciare degli incentivi: Fiat, Ford, Toyota, Lancia, Yamaha. Tutto quello che devi fare per conoscere le offerte e gli incentivi, è visitare i siti internet specifici della marca di auto che ti interessa.

Con fermo amministrativo

Il fermo amministrativo è il blocco dell’automobile, disposto dalle Autorità per rivalersi su un creditore inadempiente. Il fermo amministrativo è detto anche fermo fiscale, perché spesso il creditore è il fisco, l’Agenzia delle Entrate, il Comune.

Questi creditori ottengono il fermo dell’auto in modo innanzitutto da far capire al debitore che “fanno sul serio” e quindi incentivarlo a pagare il suo debito. In caso contrario, la macchina viene venduta e il creditore può ottenere quanto gli spetta.

La macchina sottoposta a fermo non può circolare, pena una multa che va da 714 a 2.859 euro.

La macchina sottoposta a fermo non può essere demolita. Essa rappresenta una garanzia per il creditore, che appunto cerca di garantirsi con quel bene, prima di tutto imponendo il fermo. Se quindi possiedi un’auto sottoposta a fermo, per poterla demolire devi pagare il debito, oppure chiedere e ottenere la rateizzazione del debito. Ciò comporta la sospensione del fermo, dunque il veicolo può riprendere a circolare oppure puoi demolirlo.

Un altro caso in cui è possibile demolire un’auto sottoposta a fermo amministrativo è quello in cui essa sia inutilizzabile. Il creditore infatti quando ottiene il fermo, lo ha chiesto su un bene che ha valore, un’auto in grado di circolare. Ma se quell’auto cessa di avere valore, per esempio perché viene danneggiata, distrutta, bruciata oppure privata di parti essenziali, non rappresenta più un bene su cui vantare un credito.

In questo caso, per procedere alla rottamazione bisogna:

  1. Inviare una richiesta scritta all’autorità competente designata dal PRA; dunque contatta il PRA per sapere qual è l’autorità a cui inviare la richiesta;
  2. L’auto sarà quindi sottoposta a controllo da parte dell’autorità, per verificare che sia realmente inutilizzabile e a questo punto, in caso affermativo, si potrà procedere con la demolizione.

Dichiarazione di inutilizzabilità del veicolo all’autorità competente

La lettera di richiesta da inviare all’autorità deve contenere:

  • Nome e dati del proprietario del veicolo;
  • Il luogo dove è in sosta il veicolo;
  • Il motivo per cui l’auto è inutilizzabile (bruciata, danneggiata, mancante di parti essenziali);
  • Il nome del centro di raccolta presso cui intendi demolire l’auto;
  • La dichiarazione che il veicolo è sottoposto a fermo amministrativo.

Scarica il fac simile da inviare all’autorità competente (quella che ti ha comunicato il PRA) per chiedere la demolizione del’auto sottoposta a fermo:

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della dichiarazione.

Bollo non pagato

Se il bollo risulta scaduto e non è stato pagato, puoi comunque procedere con la demolizione, purché:

  • Soltanto gli ultimi due bolli non sono stati pagati;
  • L’auto non è sottoposta a fermo amministrativo.

Nel momento in cui porti l’auto al centro demolizione infatti, l’addetto controlla che non sia sottoposta a fermo (a causa di bolli non pagati o altri debiti). Di solito il fermo arriva al terzo bollo non pagato e quindi se non ne hai pagati tanti, è molto probabile che la tua auto sia stata sottoposta a fermo.

Se però, nonostante i bolli scaduti e non pagati, l’auto è libera di circolare, non c’è nessun fermo che la vincola, puoi farla demolire senza problemi.

Attenzione

Il fatto di aver demolito l’auto, non ti libera dal pagare i bolli arretrati, dovrai comunque pagarli, versando anche i relativi interessi.

Intestata a defunto

Se l’auto è intestata a una persona deceduta, essa diventa di proprietà degli eredi e ad essi spetta il compito di procedere con la demolizione. Se nessuno degli eredi desidera diventarne proprietario, le soluzioni sono due: venderla oppure rottamarla presso un centro autorizzato.

L’erede quindi può recarsi presso un demolitore, consegnando i documenti dell’auto e una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si dichiara erede della persona deceduta. I documenti da presentare sono i seguenti:

  • Libretto di circolazione;
  • Carta di proprietà;
  • Fotocopia di un documento dell’erede;
  • Fotocopia del certificato di morte del familiare;
  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della dichiarazione.