Lo scontrino fiscale è un documento molto importante per chi ha un negozio, ma anche per il cliente che lo riceve: attesta l’avvenuta vendita del bene o servizio e l’impegno del negoziante a versare le tasse dovute sull’importo.

In questa guida completa sullo scontrino fiscale ti spiego cos’è, cosa significa scontrino parlante in farmacia, a cosa serve, come riconoscere uno scontrino fiscale da uno non fiscale, come annullare uno scontrino già emesso, infine come recuperare uno scontrino sbiadito per far valere la garanzia.

Cos’è

Lo scontrino fiscale è il documento che conferma la compravendita di un bene o di un servizio. Esso è importante ai fini fiscali, in quanto attesta l’ammontare di IVA che il commerciante si impegna a versare allo stato.

Devono rilasciare lo scontrino fiscale tutti gli esercenti al dettaglio che non sono tenuti a emettere fattura, ma obbligati comunque a documentare le entrate. Quindi bar, negozi di abbigliamento, ristoranti, ecc.

Dati che deve contenere

Lo scontrino fiscale comprende i seguenti dati:

  • Ragione sociale dell’impresa e partita IVA;
  • Ora e data;
  • Numero cronologico dello scontrino;
  • Numero di matricola della cassa usata per scontrinare;
  • IVA;
  • Sconti;
  • Totale da pagare.

Parlante

Lo scontrino parlante è quello che rilasciano le farmacie. Esso indica informazioni più specifiche a confronto dei classici scontrini. Infatti, oltre ai dati elencati sopra contiene anche:

  • Descrizione del prodotto acquistato (farmaco, parafarmaco, ecc.);
  • Codice fiscale del compratore.

Quando vai in farmacia infatti, se fornisci la tessera sanitaria al farmacista, egli emette lo scontrino parlante, ossia indicante il tuo codice fiscale. In questo modo puoi usare lo scontrino per fare la dichiarazione dei redditi.

L’Agenzia delle Entrate infatti, ti permette di avere un rimborso IRPEF del 19% sulle spese sostenute per i medicinali. Quindi, se per esempio in un anno hai speso 300 euro di medicine, hai diritto a 57 euro (19% di 300) di rimborso IRPEF. Leggi come scaricare le spese mediche sul 730.

Come riconoscere

Lo sapevi che esistono scontrini fiscali e scontrini non fiscali? Lo scontrino fiscale riporta tutti i dati e il commerciante lo usa per pagare le tasse. Lo scontrino non fiscale invece è un documento senza valore fiscale, che possono emettere solo i seguenti soggetti:

  1. Negozi con più di 150 mq di superficie che si trovano in paesi con meno di 10.000 abitanti;
  2. Negozi con più di 250 mq di superficie con più di 10.000 abitanti.

Riconoscere uno scontrino non fiscale è abbastanza semplice, perché c’è scritto proprio “Scontrino non fiscale“. Alcune volte però, alcuni furbetti emettono scontrini non fiscali senza questa apposita dicitura e allora il compratore, non vedendo la scritta “Scontrino non fiscale” pensa che sia uno scontrino in regola.

Ricorda sempre che uno scontrino è valido se contiene sempre tutti gli elementi obbligatori, ossia nome dell’azienda, indirizzo, partita IVA, ora e data dello scontrino, numero dello scontrino, IVA e totale da pagare.

Sanzioni per chi non emette lo scontrino fiscale

Gli esercenti che non emettono lo scontrino fiscale rischiano:

  • Multa pari al 100% dell’IVA evasa, con un minimo di 500 euro. Quindi se per esempio il negozio non emette regolare scontrino per 100 euro, di cui 80 di costo del bene e 20 di IVA, allora deve pagare i 20 euro di IVA evasa + 20 euro di sanzione. Multa che però sale a 500 euro, ossia il minimo, per un totale di 520 euro da versare.
  • Sospensione dell’attività se l’esercente è recidivo, ossia viene beccato per più di quattro volte in cinque anni a non emettere scontrino. Le autorità possono sospendere l’attività da 3 giorni a 1 mese;
  • Sospensione dell’attività se l’esercente non ha dichiarato corrispettivi per più di 50.000 euro. Le autorità possono sospendere l’attività da 1 a 6 mesi.

Come annullare

Bisogna analizzare vari casi:

  1. Scontrino già stampato, consegnato al cliente e cliente andato via;
  2. Scontrino già stampato, ma non ancora consegnato al cliente, o comunque cliente reperibile;
  3. Scontrino errato ma non ancora stampato.

Vediamo i casi uno ad uno, come rimediare uno scontrino sbagliato, ovvero come stornare la somma.

1. Scontrino stampato, cliente andato via

Hai fatto un errore in cassa e ti stai chiedendo come annullare uno scontrino fiscale già emesso. Tra l’altro lo hai anche stampato e dato al cliente che ormai se n’è andato via. Purtroppo in questo caso non puoi annullare lo scontrino, ma devi fare un’annotazione scritta sul registro elettronico dei corrispettivi.

Sul registro dei corrispettivi devi togliere la somma sbagliata dal totale degli incassi della giornata, indicando il numero dello scontrino inesatto nel rigo specifico e l’ora di stampa. Questa operazione puoi farla subito o a fine giornata.

Quindi se per esempio hai emesso uno scontrino sbagliato di 30 euro e quel giorno hai avuto 700 euro di incassi, devi inserire un rigo dove sottrarre 30 euro, indicando n. scontrino (es. 123456) e ora di emissione (es. ore 17:30).

2. Scontrino stampato, cliente reperibile

Se hai già emesso lo scontrino ma non lo hai ancora dato al cliente, oppure il cliente è reperibile, annullare lo scontrino è più semplice: basta barrare lo scontrino con una linea e scriverci sopra “annullato“, firmare e allegare lo scontrino alla stampa della chiusura di cassa a fine giornata.

3. Scontrino sbagliato ma non ancora stampato

È il caso più semplice. Se ancora non hai emesso lo scontrino ma solo battuto l’importo su cassa, devi solo inserire una somma col segno meno ( – ) sullo stesso scontrino. Quindi se per esempio hai inserito in cassa 10 euro in più, basta che in cassa batti – 10 euro e il gioco è fatto. Importo annullato.

Come recuperare

Se hai comprato un prodotto, sai benissimo che la garanzia dipende dalla presenza e conservazione dello scontrino. Se quindi si rovina, si sbiadisce, è un bel problema. Vediamo alcuni metodi di recupero.

Accendino

Lo scontrino in genere è fatto di carta termica. Se provi a passare un accendino sotto lo scontrino, le lettere potrebbero scurirsi. Chiaramente si tratta di un’operazione che devi fare con moltissima attenzione, per evitare di bruciare tutto.

Ferro da stiro

Se non ti va di usare l’accendino, puoi provare con il ferro da stiro, scaldandolo piano piano in maniera costante e molto graduale. Stira quindi lo scontrino dalla parte bianca (la parte scritta deve stare sotto) riscaldando il ferro in modo molto graduale per vedere a che temperatura inizia a funzionare. A un certo punto lo scontrino si scurirà.

Foto editor

Un altro metodo, consiste nell’avvalersi della tecnologia. Scansiona lo scontrino sul pc (oppure fai una foto con il cellulare e trasferiscila al pc, per esempio inviala via email). A questo punto apri un qualsiasi programma di editor e grafica, per esempio Paint o Gimp, ingrandisci le parti sbiadite con la lente di ingrandimento e inizia a modificarle per renderle più leggibili.

Se attivi il filtro bianco/nero, puoi creare il file originale in negativo. In questo modo lo scontrino diventa bianco, mentre le scritte diventano nere e quindi sono in maggiore risalto: praticamente hai ricavato lo scontrino originale a tutti gli effetti. Dopodiché stampalo: hai ottenuto il tuo scontrino più leggibile.

Microsoft Picture Manager

Un editor che probabilmente hai sul pc è Microsoft Picture Manager. Apri l’immagine con questo programma e regola luminosità e contrasto, in modo da far sembrare più scure le scritte e più chiaro il fondo bianco. Infine salva il lavoro e stampalo.