Hai superato le prove di un concorso pubblico e ora non vedi l’ora di ricevere la chiamata. Il tuo nome è presente in graduatoria e, a seconda della posizione, dipende la certezza o meno dell’assunzione, nonché i tempi.

In questa guida completa ti spiego come funziona lo scorrimento graduatorie nei concorsi pubblici, qual è la validità da considerare, quali sono le scadenze previste per le graduatorie, infine quando l’amministrazione ha l’obbligo di attingere i candidati in graduatoria per coprire i posti vacanti e quando invece può indire un nuovo concorso.

Come funziona

Hai partecipato a un concorso pubblico e non vedi l’ora di scoprire se sei entrato in graduatoria. Prima di tutto, devi conoscere una distinzione:

  • Inserimento in graduatoria come vincitore: significa che hai diritto all’assunzione, devi solo attendere che la pubblica amministrazione finalizzi la procedura di reclutamento. In questo caso lo scorrimento delle graduatorie ti interessa poco: c’è solo da aspettare il tempo necessario, ma il posto per te è assicurato. Per esempio: supponiamo che il bando di concorso prevedesse 100 posti e tu rientri tra i primi 100 in graduatoria. Sei dunque vincitore: verrai assunto. Il tuo è proprio un diritto all’assunzione: se l’ente non vi provvede, puoi aprire un procedimento dinanzi al Giudice del lavoro. Solo in rari e motivati casi, l’ente può evitare l’assunzione: ma si tratta appunto di situazioni rare, come ad esempio quelle di crisi particolare dell’ente, che non ha pi i fondi per assumere.
  • Inserimento in graduatoria come idoneo: significa che non hai automaticamente diritto all’assunzione, i posti di lavoro andranno a coloro che sono prima di te in graduatoria (e dunque risultano vincitori). Se però l’ente avesse bisogno nuovamente di personale, al posto di indire un nuovo concorso, reperirà i candidati dalla graduatoria e quindi potresti essere chiamato. Non è certo, ma si tratta di una possibilità. Finché la graduatoria è valida, l’ente può usarla per reperire personale, dunque hai possibilità di assunzione.

Quello della validità è un altro aspetto molto importante, che vediamo nel prossimo paragrafo.

Validità

Quando si parla di scorrimento delle graduatorie, un aspetto da non dimenticare è quello della validità delle stesse: per quanto tempo sono valide, per quanto tempo l’ente può avvalersene, reperire candidati da quella graduatoria, prima di indire il successivo concorso.

Generalmente, le graduatorie hanno la seguente validità:

  • Due anni dalla data di approvazione (art. 35 co. 5- ter del D.Lgs. n.165/2001) quando riguardano Aziende Sanitarie Locali o enti del pubblico impiego privatizzato. Quindi, se per l’esempio l’ASL indice un concorso e approva la graduatoria il 15 maggio 2023, le stesse sono valide fino al 15 maggio 2025. Tuttavia, la durata può anche essere inferiore, ma solo se interviene una legge regionale che appunto decreta un periodo di validità minore di due anni;
  • Due anni dalla data di approvazione (art. 91 co. 4 del TUEL – Testo Unico Enti Locali), quando riguardano gli enti locali.

Tuttavia, il legislatore, può disporre una proroga di questi termini. Ed effettivamente in passato è avvenuto diverse volte che le leggi di bilancio prorogassero la validità di una graduatoria, di altri anni rispetto ai classici due o tre.

Obbligo

Come detto nel primo paragrafo, se sei in graduatoria come vincitore, poco ti interessa lo scorrimento delle graduatorie: hai il diritto di essere assunto, c’è solo da aspettare la finalizzazione delle assunzioni. Prima o poi il posto è tuo.

Diverso è il discorso se sei in graduatoria come idoneo ma non vincitore. In questo caso, nulla è certo: se l’amministrazione ha già assunto tutti i vincitore e ha ancora bisogno di personale, allora può attingere dalla graduatoria, se è ancora valida (leggi il paragrafo sulla validità, in alto).

Esempio

Hai superato come idoneo (non vincitore) un concorso per la Provincia, come impiegato amministrativo. La Provincia ha già assunto tutti i vincitori e ora ha bisogno di nuovi impiegati amministrativi dello stesso profilo. Se c’è ancora una graduatoria interna valida, attinge da quest’ultima.

Eccezione

Se esiste una graduatoria ancora valida, e l’amministrazione decide di non attingere dalla stessa ma di indire un nuovo concorso per coprire i posti vacanti, deve indicare, con apposita motivazione, le ragioni per cui ritiene di non usare la graduatoria. In mancanza di queste motivazioni, il concorso è illegittimo (C.d.S., Ad. plen., n. 14/2011). Dunque l’unico caso in cui può indire un nuovo concorso e non attingere dalla graduatoria, è quando ha valido motivo e deve renderlo noto.

Rifiuto alla chiamata

Un vincitore o un idoneo, non vedono l’ora di ricevere la chiamata di assunzione: probabilmente si tratta di un sogno che si realizza. Tuttavia, ci sono casi in cui il candidato, è costretto a rifiutare, per motivi personali per esempio. Vediamo cosa succede in questi casi:

  • Se l’ente ti chiama per assumerti a tempo determinato al posto di indeterminato (e il concorso era per l’indeterminato), puoi rifiutarti. Non perdi il posto in graduatoria, quindi nel caso ci fossero nuove disponibilità di posti, l’ente deve riprendere a scorrere la graduatoria e considerarti in quel posto. In poche parole: il tuo posto in graduatoria non decade. Questo vale sia per i vincitori che per gli idonei: se ti chiamano per assumerti a tempo indeterminato ma tu hai superato un concorso che prevede l’indeterminato, puoi rifiutarti.
  • Se l’ente ti chiama per assumerti a tempo indeterminato (quindi proprio ciò che prevedeva il concorso), anche in questo caso puoi rifiutarti. Se quindi un domani l’ente avesse bisogno di nuovo personale, dovrà considerarti esattamente in quel posto in graduatoria e quindi riproporti il posto. La regola vale sia per i vincitori che per gli idonei: puoi rifiutarti e non decadi dalla graduatoria, finché la graduatoria è valida. Unica eccezione, il comparto scuola: il tuo rifiuto in assenza di valida motivazione, comporta la decadenza dalla graduatoria (art. 1, co. 109 della Legge n. 107/2015). Dunque, se la graduatoria riguarda la scuola e tu rifiuti un posto a tempo indeterminato, nessuno più sarà obbligato a chiamarti. Se vuoi tornare in graduatoria devi attendere il successivo concorso.