La disciplina sullo sfratto è contenuta negli artt. 657 e 658 del Codice di Procedura Civile, nel Decreto legge n°18/2020, nonché nelle singole leggi regionali. Spetta infatti alla Regione prevedere le regole di accesso a una casa popolare, i limiti reddituali e le altre modalità di gestione.

In questa guida completa sullo sfratto casa popolare ti elenco in casi in cui puoi perdere l’alloggio, per mancanza dei requisiti, per aver messo in atto un’azione contraria al mantenimento del diritto, per non aver pagato l’alloggio. Infine ti spiego come avviene lo sfratto e come fare opposizione.

Quando è possibile perdere la casa popolare

Lo sfratto da una casa popolare è possibile e può avvenire in diversi casi:

  1. Quando l’inquilino l’ha ottenuta ma in realtà non aveva tutti i requisiti necessari;
  2. Quando l’inquilino perde i requisiti per permanere nella casa (per esempio ha un reddito maggiore del limite stabilito);
  3. Oppure quando l’inquilino commette atti contrari al mantenimento della casa e che vedremo di seguito.

Vediamo singolarmente ogni caso.

Errori di valutazione nell’assegnazione

Se in fase di assegnazione della casa ci sono stati degli errori e in realtà non ne avevi diritto, allora perdi l’immobile. Se non liberi l’immobile entro i tempi stabiliti, potrebbe partire la procedura di sfratto nei tuoi confronti.

Non sono infatti così rare le situazioni in cui gli inquilini non posseggono realmente i requisiti previsti per ottenere una casa popolare. Ecco perché in fase di domanda, occorre essere sinceri, anche perché i controlli non tardano ad arrivare. Se poi risulta che non possiedi i requisiti previsti nel bando, lo sfratto diventa un rischio incombente.

Perdita dei requisiti necessari

Perdi il diritto alla casa popolare in questi casi:

  • Perdita della cittadinanza;
  • Acquisizione di diritti di proprietà su altre case;
  • Superamento del limite di reddito stabilito dalla tua Regione;
  • Mancata comunicazione periodica della permanenza dei requisiti. Le autorità potrebbero chiederti documenti o informazioni in merito alla tua situazione e tu sei tenuto a rispondere;
  • Mancato pagamento del canone di affitto o delle spese condominiali.

Atti specifici che comportano la perdita della casa

Perdi il diritto alla casa popolare se:

  • Subaffitti l’alloggio;
  • Ospiti qualcuno senza autorizzazione;
  • Metti in atto azioni dannose per te e per gli altri (per esempio detieni sostanze infiammabili in casa);
  • Usi la casa per compiere illeciti o usi immorali;
  • Modifichi i locali senza ottenere permesso.

Come avviene lo sfratto

Modalità e termini dello sfratto cambiano da regione a regione. Dunque per conoscere esattamente le modalità di sfratto devi consultare le regola previste dalla tua zona.

Se non paghi il canone di affitto della casa popolare, l’ente proprietario può rivolgersi al tribunale e chiedere lo sfratto con ricorso diretto. Ricevi quindi un’ingiunzione di pagamento con l’invito a pagare entro 40 giorni dalla lettera.

In questo caso hai due possibilità:

  1. Pagare quanto dovuto;
  2. Oppure fare opposizione.

Puoi presentare opposizione in tribunale entro 40 giorni dalla ricezione della notifica.

L’opposizione non sospende la procedura di sfratto. Quindi finché il procedimento giudiziario non si chiude, tu hai comunque l’obbligo di lasciare la casa. Questo non vale se sei in una situazione molto grave: in tal caso puoi chiedere al giudice la sospensione dello sfratto, in modo da continuare a vivere nella casa fino a quando il giudice non si esprimerà in merito.

Cambio residenza

Vivi con i tuoi in una casa popolare e accetti una proposta di lavoro in un altro comune, dunque decidi di trasferirti. Il cambio di residenza non comporta la perdita della casa popolare, non solo: in caso di decesso dei genitori titolari del diritto di assegnazione della casa popolare, tu puoi subentrare nel diritto (vedi Tar del Lazio sentenza n. 5037/2013).

Altro caso: supponiamo che tu decida di separarti dal tuo coniuge e di tornare a vivere nella casa popolare insieme ai tuoi genitori. In questo caso non puoi prendere residenza in casa dei tuoi genitori, l’unica cosa che puoi fare è ottenere il permesso di ospitalità per un massimo di dodici mesi.

Attenzione

Ogni Regione potrebbe prevedere regole diverse per l’assegnazione di una casa popolare, per il mantenimento del diritto e per la decadenza dello stesso. Consulta sempre il regolamento della tua Regione per conoscere nel dettaglio le regole da rispettare.