Cosa fare se l’inquilino non paga l’affitto? Purtroppo la situazione economica ha assunto dimensioni critiche e sono sempre più le famiglie che si trovano senza lavoro. Magari queste persone non hanno una casa di proprietà e si ritrovano con un affitto da pagare, oltre a una famiglia con bambini piccoli da mantenere. Da una parte quindi la necessità della famiglia di avere un tetto per se e per i propri bambini minorenni e, dall’altra, l’esigenza del proprietario della casa di avere il canone dell’affitto.

La sospensione degli sfratti per morosità, è stata oggetto di numerose leggi negli ultimi 30 anni. Lo sfratto veniva sospeso in caso di determinate categorie di cittadini “a disagio”: tra cui appunto famiglie con bambini minorenni. over 65, disabili, malati terminali. La Corte Costituzionale ha però poi affermato che il blocco dello sfratto può intervenire, ma solo in via transitoria, di natura quindi assolutamente limitata a un determinato periodo di tempo.

Come funziona la procedura di sfratto

Il proprietario, prima di tutto, é bene che si rapporti con l’inquilino, per capire se la morosità sia di natura transitoria o se si protrarrà nel tempo. Se l’inquilino risponde in maniera vaga o ambigua, il proprietario ha tutto il diritto di tutelarsi. Potrà quindi rivolgersi a un legale, che preparerà l’“atto di intimazione di sfratto e contestuale citazione per la convalida”, da inviare al Tribunale. L’inquilino e il proprietario saranno quindi invitati a presenziare a un udienza in Tribunale.

L’inquilino potrà saldare subito i suoi debiti, oppure chiedere delle proroghe, dimostrando di essere in difficoltà economica. Il giudice, tenendo conto della situazione specifica del proprietario e dell’inquilino, può concedere o meno la proroga richiesta. Sarà quindi fissata una seconda udienza. Nel caso in cui l’inquilino continui a essere moroso, lo sfratto diventa esecutivo e se la casa non viene liberata spontaneamente, interverrà l’ufficiale giudiziario. All’ufficiale giudiziario, nel caso siano da sfrattare famiglie con figli, anziani o invalidi, si affiancheranno le Forze dell’Ordine, il medico legale e se necessario, anche un fabbro per la forzatura della porta.

Questo é in sintesi l’iter del procedimento di sfratto. L’incertezza relativa ai tempi di esecuzione dello sfratto e le lungaggini burocratiche tipiche della giustizia italiana, demotiva alcuni proprietari a chiedere formalmente lo sfratto. Nella pratica infatti é difficile dare tempi precisi, soprattutto perchè intervengono molte variabili: sommariamente, possiamo dire che i tempi che vanno dall’udienza alla liberazione dell’immobile, possono andare da tre mesi a un anno circa.