Dare l’ultimo addio a una persona cara non è solo importante in termini di risorse emotive, ma può anche essere uno sforzo significativo per il proprio conto economico. Non c’è da meravigliarsi, quindi, della necessità di poterle detrarre dalla dichiarazione dei redditi e quindi ottenere un rimborso.

In questa guida completa sulle spese funebri pagate in contanti ti spiego se e quando è possibile detrarre le spese sostenute per un funerale, che sia un familiare o un amico, qual è l’importo massimo detraibile, i documenti necessari da conservare, infine cosa fare se più persone hanno ripartito la spesa.

Detrazioni spettanti

Ogni anno, se presenti la dichiarazione dei redditi, hai diritto a una detrazione su molte spese che hai sostenuto. Per esempio sulle spese mediche, le spese scolastiche, per l’asilo nido, per l’abbonamento ai mezzi pubblici e tante altre.

La detrazione è pari al 19%, dunque, per sapere a quanto hai diritto di detrazione IRPEF, basta sommare tutte le spese sostenute, poi calcolarne il 19%. Sarà quello il rimborso IRPEF a cui hai diritto. Facciamo un esempio concreto.

Supponiamo che quest’anno tu abbia speso:

  • 300 euro per delle visite mediche;
  • 150 euro di medicinali;
  • 400 euro di asilo nido;
  • 150 euro di interessi passivi su mutuo.

In tutto hai speso 1.000 euro. Di questi 1.000 euro hai diritto il 19% di detrazione, ossia 190 euro. Sulla tua busta paga (o sulla pensione) quindi, riceverai una maggiorazione di 190 euro, che sarebbe appunto il rimborso IRPEF che ti spetta.

Se poi hai avuto tante spese, a maggior ragione ti conviene presentare la dichiarazione dei redditi: avrai una bella sommetta come rimborso, da usare per le spese della tua famiglia oppure, perché no, per prenotare una vacanza visto che il rimborso avviene in estate.

Pagamento tracciabile

Molte di queste spese, puoi detrarle solo se effettui il pagamento con mezzi tracciabili, quindi con assegno, con bancomat, carta di credito. Se non effettui il pagamento con sistema tracciabile, allora non hai diritto alla detrazione, anche se conservi le fatture attestanti il pagamento.

Tra questi costi rientrano anche le spese funebri. Se hai sostenuto delle spese per un funerale, devi aver pagato con un mezzo tracciabile, altrimenti non hai diritto al rimborso. Il pagamento in contanti delle spese funebri non vale ai fini delle detrazioni IRPEF.

Puoi pagare in contanti l’agenzia funebre, non stiamo dicendo che il pagamento in contanti sia vietato. Se però decidi di pagare con denaro contante sappi che in fase di dichiarazione dei redditi non potrai far valere il credito. Neanche se conservi le fatture attestanti l’aver sborsato il denaro di tasca tua.

Importo massimo

Puoi portare in detrazione fino a 1.550 euro di spese funebri (art. 1, co. 954 della Legge n. 208/2015). Ciò significa che puoi ottenere una detrazione massima di 294,5 euro, non di più. Se spendi più di 1.550 euro per un funerale, su quella somma aggiuntiva non hai diritto ad alcuna detrazione.

Inoltre, sempre secondo il suddetto articolo 1, hai diritto alla detrazione non solo per le spese sostenute per la morte di un familiare, ma di chiunque. Se quindi decidi di pagare le spese funerarie di un amico, con cui non hai alcun rapporto di parentela, hai comunque diritto alla detrazione.

Ripartizione tra più persone

Altro importante aspetto da sottolineare è che quand’anche la fattura sia intestata a una sola persona, possono chiedere la detrazione tutti coloro che hanno partecipato alla spesa.

Se quindi l’agenzia funebre, per comodità emette una sola fattura intestata a una sola persona, ma alla spesa hanno contribuito più soggetti, costoro possono chiedere la detrazione per l’importo che hanno sostenuto.

Per avere diritto alla detrazione, basta inserire in fattura una nota in cui dichiarare come i soggetti hanno diviso la spesa. Basta inserire per esempio la seguente nota:

Spesa sostenuta e ripartita tra:

Tizio Rossi= 200 euro;
Stefania Bianchi = 500 euro;
Mario Verdi = 700 euro.

Sotto la nota, l’intestatario della fattura deve apporre la sua firma.

A questo punto ognuno dei soggetti deve conservare una copia della fattura e può portare in detrazione l’importo  con cui ha contribuito.

Documenti necessari

Per detrarre le spese dal 730 (o dal modello Unico se possiedi partita IVA), devi conservare i seguenti documenti:

  1. Fattura relativa alle spese funebri;
  2. Ricevuta del pagamento tracciabile. Per esempio, se hai pagato con bancomat o carta di credito, il negoziante ti ha rilasciato lo scontrino del POS. Devi conservarlo o allegarlo alla fattura. Se non lo hai conservato, allora devi allegare alla fattura l’estratto conto da cui si evince che hai effettuato il pagamento.

Purtroppo la fattura da sola non basta, anche se è intestata a te. Serve anche la ricevuta di pagamento con mezzo tracciabile oppure l’estratto conto. Lo scontrino del POS è immediato, se invece devi andare a scaricare l’estratto conto da cui si evince il pagamento, è sicuramente meno immediato.

Certo grazie all’online banking non ci metterai molto, ma è sempre un impegno che ti fa perdere tempo. Meglio conservare lo scontrino del POS! Questi scontrini però, si deteriorano facilmente: ti consiglio di fare una fotocopia. Se paghi con assegno, scontrini del POS non ce ne sono, quindi in quel caso devi necessariamente allegare l’estratto conto che attesta il pagamento con assegno.

Conclusioni

Per avere diritto alla detrazione delle spese funebri, bisogna pagare sempre con mezzo tracciabile. Ci sono alcune spese detraibili (diverse da quelle funebri) che si possono detrarre anche con il pagamento in contanti. Ma nel dubbio, è sempre meglio utilizzare gli strumenti tracciabili, conservando ricevute ed estratti conto bancari.