Negli ultimi anni, leggi e regolamenti hanno incentivato sempre di più l’uso dei pagamenti elettronici a discapito del contante. Recentemente è toccato alle spese mediche, costo che rappresenta una parte importante di detraibilità nel 730.

In questa guida completa sulle spese mediche pagate in contanti ti spiego quali sono detraibili, quali sono le spese che puoi pagare cash senza perdere il diritto alla detrazione, e quali invece devi necessariamente pagare con mezzi tracciabili per non perdere la detrazione IRPEF.

Normativa

Le spese mediche offrono una detraibilità del 19% superata la franchigia di 129,11 euro. Quindi, se per esempio in un anno sostieni 1.000 euro di spese mediche, hai diritto a un rimborso IRPEF pari a:

19% di (1.000 – 129,11) = 165,47 euro

La detrabilità però, in alcuni casi, la ottieni solo se effettui il pagamento con mezzi tracciabili, quindi con bonifico, carta di credito/debito/prepagata, assegno. Vediamo insieme quali sono le spese mediche che puoi pagare in contanti per ottenere comunque la detrazione e quali invece devi pagare necessariamente con mezzi tracciabili (altrimenti non hai diritto alla detrazione).

Quali sono detraibili

Le spese mediche detraibili attraverso la dichiarazione dei redditi sono:

  • Farmaci;
  • Rimedi omeopatici;
  • Analisi, indagini mediche;
  • Protesi;
  • Prestazioni e visite mediche generiche;
  • Prestazioni e visite mediche specialistiche;
  • Prestazioni chirurgiche;
  • Ricoveri;
  • Dispositivi medici marcati CE;
  • Occhiali.

Vediamo, di questo elenco, quali puoi pagare in contanti e quali no.

Si possono detrarre

Puoi pagare in contanti, e allo stesso tempo ottenere la detrazione IRPEF, solo i seguenti costi:

  • Farmaci e dispostivi medici;
  • Prestazioni sanitarie eseguite presso strutture pubbliche o private convenzionate al SSN. Quindi in tutte le strutture dove si paga il ticket.

Per queste spese mediche, è ammesso il pagamento in contanti e non perdi la detrazione. Ricorda di conservare gli scontrini. Meglio ancora: fai una fotocopia di tutti gli scontrini ottenuti per il pagamento di medicinali e altre prestazioni pagate in contanti, perché generalmente gli scontrini si deteriorano dopo poco tempo.

La legge prevede la conservazione degli scontrini per i cinque anni successivi a quello in cui effettui la dichiarazione. Dunque, se presenti la dichiarazione dei redditi 2023 (per redditi relativi al 2022), allora devi conservare gli scontrini fino al 2028. Questo perché l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare dei controlli, anche a campione, e chiederti le attestazioni dei pagamenti effettuati e per i quali hai ricevuto il rimborso IRPEF.

Come detto poc’anzi, gli scontrini sono piuttosto deteriorabili, dunque è difficile che possano durare cinque anni. Tante volte si scoloriscono già dopo alcune settimane. La cosa migliore da fare quindi, è quella di fotocopiarli o fotografarli con il cellulare e conservare questa copia digitale sul pc.

Limite al pagamento in contanti

Ricorda di non superare la soglia dei pagamenti in contanti stabilita dalla legge. Al di là che si tratti di una spesa medica o altro, la legge italiana permette di pagare in contanti solo importi fino a 999,99 euro. Quindi, se per esempio compri un paio di occhiali da 1.200 euro, in teoria potresti pagare in contanti e avere diritto alla detrazione. Però la legge non ammette pagamenti in contanti a partire dai 1.000 euro in sù, quindi dovrai pagare comunque con strumenti tracciabili.

Non si possono detrarre

Di seguito vediamo invece le spese mediche che, per ottenere la detrazione, devi pagare con mezzi tracciabili:

  • Tutte le prestazioni erogate da strutture non convenzionate;
  • Tutte le prestazioni mediche erogate da medici privati.

Quindi, se per esempio sei in gravidanza e decidi di farti seguire da un ginecologo privato, che non ha convenzioni con il SSN, per ottenere la detrazione delle spese devi pagare con mezzi tracciabili. Altro esempio: supponiamo che tu abbia bisogno del dentista: decidi di scegliere un dentista di fiducia, privato. Per ottenere la detrazione nel 730, devi pagare con mezzi tracciabili.

Non basta solo pagare con mezzo tracciabile: devi anche conservare l’attestazione di avvenuto pagamento. Quindi, se per esempio paghi con bancomat, devi conservare anche lo scontrino rilasciato dal POS, che attesta appunto che hai eseguito il pagamento con carta.

Suggerimento

In questo caso, la cosa migliore da fare è pinzare lo scontrino del POS alla fattura/ricevuta della prestazione, in modo da avere già tutto in ordine. Quindi, nel momento in cui paghi, chiedi al cassiere di spillare lo scontrino alla fattura appena emessa.

Se invece effettui il pagamento con bonifico, devi scaricare l’estratto conto che indica quell’addebito e allegarlo alla dichiarazione dei redditi. Se quindi effettui il pagamento di una prestazione medica attraverso un bonifico, ricorda poi scaricare l’estratto conto, quello del mese in cui hai effettuato quel pagamento.

Cosa significa che è obbligatorio pagare con mezzi tracciabili

Come spiegato finora, l’obbligo sussiste solo nel momento in cui desideri chiedere la detrazione della spesa nel 730. Quindi, volendo, tutte le spese mediche puoi pagarle in contanti, non ci sono obblighi in tal senso. Però, se paghi in contanti perdi il diritto alla detrazione.

Obbligo di pagamento con mezzi tracciabili significa quindi dover pagare con assegno (o bonifico, ecc.) al fine di ottenere la detrazione.