La manovra finanziaria del 2011 ha introdotto un nuovo balzello a carico dei ticket sanitari: il cosiddetto superticket, ossia un costo di 10 euro che va ad aggiungersi a quello dei ticket. Ogni regione può decidere se applicarlo o meno, i metodi di esenzione e le modalità di calcolo dell’importo (intero o ridotto).

In questa guida completa sul superticket sanitario ti spiego cos’è e come funziona, qual è l’importo applicato sulle singole ricette mediche, se è prevista la sua abolizione o la riduzione ed infine come chiedere la riduzione a seconda della tua regione di provenienza.

Cos’è e come funziona

Il superticket, introdotto con la manovra finanziaria 2011 (Legge 111 del 15/07/2011), è un ticket regionale che prevede un costo di 10 euro sulle ricette di diagnostica e visite specialistiche ambulatoriali. Non è obbligatorio: le singole regioni possono decidere se applicarlo o meno.

Alcune regioni hanno deciso di applicarlo pienamente, altre invece prevedono un importo variabile a seconda del reddito e altre ancora, come la Val d’Aosta, la Sardegna e la provincia di Trento e di Bolzano hanno deciso proprio di non applicarlo.

Lo hanno invece applicato nella misura piena (10 euro) le seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Calabria;
  • Friuli Venezia Giulia;
  • Lazio;
  • Liguria;
  • Marche;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia.

Importo

Il nome “superticket”, fortunatamente non si riferisce a un maxi costo da applicare a ricette di diagnostica o visita ambulatoriale, ma semplicemente a un costo che va ad aggiungersi a quello già previsto per il ticket. Il superticket prevede infatti un costo aggiuntivo di 10 euro su ogni ticket.

Ogni singola regione decide se e come applicarlo.

Lo applicano in misura piena (10 euro): Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia e Sicilia.

Lo applicano con un importo che aumenta all’aumentare del valore della ricetta: Campania, Lombardia e Piemonte.

Lo applicano con un importo variabile in base al reddito: Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Umbria.

Non lo applicano neanche in misura minima: Val d’Aosta, Sardegna e provincia di Trento e di Bolzano.

Abolizione

Si è parlato di abolizione del superticket con l’ultima finanziaria. Sono stati stanziati 60 milioni, ma i detrattori dell’abolizione hanno sostenuto che 60 milioni non bastano per coprire le minori entrate.

Al momento quindi, il superticket risulta ancora attivo e le singole regioni possono decidere se applicarlo o meno e con quali modalità.

Riduzione

Sebbene inizialmente si fosse parlato di un’abolizione del super ticket, le ultime vicende sembrano propendere verso una riduzione. Essendoci una copertura di solo 60 milioni, insufficiente per tutti i cittadini che ogni anno effettuano prestazioni sanitarie, è probabile che in futuro il superticket sarà ridotto, non completamente abolito.

La riduzione spetterebbe a:

  • Bambini e anziani, appartenenti a nuclei familiari con limiti di reddito;
  • Disoccupati;
  • Invalidi;
  • Soggetti affetti da malattie croniche o rare.

Esenzione

Ogni regione può decidere se applicare o meno il superticket e i relativi criteri di esenzione, che quindi sono diversi da regione a regione.

Regione Lombardia

È prevista l’esenzione solo per le ricette relative a visite specialistiche e per i cittadini con reddito familiare annuo lordo fino a 18.000 euro.

Suggerimento

Consulta il sito della tua regione o contatta l’ASL per sapere quali sono le modalità di esenzione e come fare domanda.