In generale i datori di lavoro pagano la tredicesima e la quattordicesima (quando prevista) nei mesi di dicembre e di giugno. Rappresentano un importo pari allo stipendio, all’incirca. Tuttavia esiste la possibilità di erogare questo importo in piccole rate mensili, direttamente in ogni busta paga.

In questa guida completa ti spiego come erogare tredicesima e quattordicesima in busta paga ogni mese, quando conviene per l’azienda, quali sono i vantaggi, le regole da seguire, le modalità consentite dal CCNL di riferimento e infine cosa succede se il dipendente decide di revocare la sua scelta.

Spalmare le mensilità aggiuntive

La tredicesima, detta anche “doppio stipendio”, è una somma di denaro da riconoscere ai lavoratori dipendenti per la mensilità di dicembre. Solitamente le aziende la erogazione a fine novembre, oppure alcuni giorni prima delle festività natalizie.

Per quanto riguarda l’importo, ammonta a circa uno stipendio, poco meno. Non è esattamente pari a uno stipendio perché sulla tredicesima non si calcolano alcune detrazioni, dunque è qualcosa in meno rispetto allo stipendio classico.

Esempio

Se lo stipendio è pari a 1.700 euro, la tredicesima potrebbe essere pari a circa 1.600 euro, dunque poco meno dello stipendio.

La tredicesima è dovuta a tutti i lavoratori dipendenti, dunque il datore di lavoro non può decidere se erogarla o meno. Si tratta di un preciso diritto dei lavoratori subordinati.

La quattordicesima mensilità invece, al contrario della tredicesima, non è sempre dovuta. Tutto dipende da quello che dice il CCNL di riferimento oppure il contratto privato tra azienda e lavoratore. Se il CCNL o il contratto privato prevede la quattordicesima, allora l’azienda deve erogarla, nei tempi stabiliti (sempre dal CCNL o dal contratto). Solitamente le aziende erogano la quattordicesima tra giugno e luglio.

Accordo pagamento anticipato in busta paga

Le aziende possono decidere di pagare mensilmente tredicesima e quattordicesima, direttamente spalmandola in busta paga. Questa scelta ha un indubbio vantaggio per il datore di lavoro: quello di contabilizzare il costo del lavoro effettivamente mese per mese.

Se infatti il datore di lavoro paga tredicesima e quattordicesima solo a dicembre e giugno, in realtà deve attribuire 1/12 di questo importo a ogni mese. Senza contare il fatto che, pagandole tutte insieme, nei mesi di dicembre e di giugno si trova a dover fare un esborso importante, che potrebbe pesare non poco sulle casse aziendali. Invece pagando poco a poco, mese per mese, l’esborso potrebbe essere più “indolore”.

Modalità consentite dal CCNL

La contrattazione collettiva nazionale (dunque il CCNl di riferimento) può stabilire diverse modalità di pagamento anticipato di tredicesima e quattordicesima. Si tratta infatti di pagamento anticipato, perché mentre gli altri lavoratori che non ne fanno richiesta ottengono la propria tredicesima a dicembre, tu la ottieni sin da gennaio, appunto mese per mese, direttamente in busta paga.

La prima cosa da fare dunque, è verificare la presenza di indicazioni sul CCNL di riferimento, in merito alle modalità di pagamento anticipato di tredicesima e quattordicesima.

Se il CCNL non dice nulla in merito, allora si può operare secondo quanto disposto da un eventuale regolamento interno aziendale, oppure dal contratto individuale (ossia il contratto con il lavoratore), se prevede qualcosa in merito. Oppure semplicemente, l’erogazione anticipata può avvenire su richiesta del dipendente: è il lavoratore che può, tramite lettera scritta, chiedere all’azienda l’erogazione di tredicesima e quattordicesima in forma anticipata, con ratei mensili.

Regole da seguire

Sia per l’erogazione della tredicesima che della quattordicesima (rateo mensile) in qualità di datore di lavoro devi seguire queste regole:

  1. In ogni cedolino paga e LUL (libro Unico del Lavoro) da gennaio a dicembre, devi indicare ogni mese il rateo versato al dipendente;
  2. Devi calcolare correttamente l’importo da pagare al dipendente. In parole semplici: al lavoratore devi pagare (su base mensile) lo stesso importo che avresti pagato con l’unica soluzione. Ad esempio: supponiamo che al dipendente, spetti una tredicesima di 1.476 euro (erogati a dicembre). Se si opta per l’erogazione mensile, allora al dipendente spettano 123 euro su ogni busta paga. 123 x 12 infatti, fa esattamente 1.476 euro, dunque lo stesso importo che avrebbe percepito con erogazione annuale (a dicembre).

Revoca del consenso

Il lavoratore ha la possibilità di chiedere l’erogazione mensile di tredicesima e quattordicesima. Come spiegato finora, in questo modo l’azienda può pagargli i due importi con ratei mensili, direttamente in ogni busta paga. Se quindi il lavoratore ha diritto, per esempio, a 1.200 euro di tredicesima e 1.200 euro di quattordicesima, l’azienda può versare questi importi in ratei di 200 euro al mese in tutto (100 euro in qualità di tredicesima e 100 euro in qualità di quattordicesima).

Il lavoratore, in ogni momento, può decidere di revocare la sua richiesta, quindi di tornare all’erogazione classica delle due mensilità: in altre parole, tornare a percepire tredicesima e quattordicesima nei mesi indicati dal CCNl, quindi per esempio a dicembre e a giugno, non più su base mensile.