Il mese di dicembre, è uno dei mesi in cui si spende di più: le feste, le vacanze, le cene in famiglia e con gli amici sono solo alcuni dei motivi che ti portano a spendere più soldi. La tredicesima dunque, rappresenta un grande aiuto in tal senso: spetta per il mese di dicembre, anche se alcune aziende la erogano in anticipo, già da novembre.

In questa guida ti spiego se e quando spetta la tredicesima sull’accompagnamento e sulla pensione di inabilità, a quanto ammonta l’importo spettante, come si ottiene l’indennità di accompagnamento, i requisiti per averne diritto e infine come presentare domanda tramite il sito INPS oppure tramite patronato.

Quando spetta la tredicesima

La tredicesima spetta a tutti i lavoratori, ma anche ai pensionati. Si tratta di un importo pari quasi allo stipendio/pensione percepito. Un lavoratore dipendente quindi, se per esempio ha uno stipendio di 1.300 euro al mese, a dicembre ne percepisce circa 2.500, ossia all’incirca il doppio.

La tredicesima netta non è esattamente pari allo stipendio, perché a differenza di quest’ultimo, sulla tredicesima non valgono alcune detrazioni, quindi l’importo netto percepito è minore. La tredicesima spetta anche ai pensionati. Ma non su tutte le prestazioni riconosciute dall’INPS. Ce ne sono infatti alcune, che non implicano anche la tredicesima, dunque a dicembre l’importo percepito è sempre lo stesso.

Accompagnamento e tredicesima

Se percepisci la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento, in tutto hai diritto a circa 800 euro al mese (300 di pensione + 500 euro circa di accompagnamento). Sulla pensione ti spetta la tredicesima, mentre sull’accompagnamento no. Quindi, per il mese di dicembre, hai diritto alla seguente somma:

  • 300 euro di pensione + 300 euro di tredicesima;
  • 500 euro di accompagnamento, senza tredicesima.

In tutto sono 1.100 euro per il mese di dicembre.

La tredicesima non spetta sull’indennità di accompagnamento e neanche sull’indennità di frequenza (ossia l’importo erogato ai minori in condizioni di disabilità).

Critiche

Diverse sono le critiche soggette alla mancanza di tredicesima per l’accompagnamento. Come sappiamo infatti, l’accompagnamento spetta alle persone invalide al 100% e che, non riuscendo a deambulare o a compiere gli atti della vita quotidiana, hanno appunto bisogno di un accompagnatore.

Teoricamente dunque, l’indennità di accompagnamento sarebbe un aiuto da parte dell’INPS, per poter pagare un accompagnatore. E l’accompagnatore è un lavoratore a tutti gli effetti, a cui quindi dovrebbe spettare la tredicesima.

Ma come può il pensionato pagare la tredicesima al suo accompagnatore, se a sua volta non ha percepito l’indennità di accompagno al doppio? Questo rappresenta dunque un bel problema, nonché una critica rivolta da molti disabili. Ad oggi tuttavia, la situazione non è cambiata e per l’accompagnamento non spetta la tredicesima.

Come chiedere l’accompagnamento

Hai diritto all’accompagnamento solo se possiedi tutti i seguenti requisiti:

  1. Inabilità al 100%;
  2. Incapacità di deambulare e compiere gli atti della vita quotidiana;
  3. Residenza in Italia;
  4. Cittadinanza italiana, europea. Gli extracomunitari hanno diritto all’accompagnamento se sono in possesso di permesso di soggiorno di almeno un anno.

Come presentare domanda

Per ottenere l’accompagnamento è innanzitutto necessario che la commissione medica INPS abbia riconosciuto l’invalidità al 100%. Quindi, devi prima iniziare l’iter per ottenere la pensione di inabilità. L’INPS dunque invita il disabile a una visita medica. La commissione medica quindi, assegna una percentuale di invalidità. Se la percentuale è al 100% e ricorrono i requisiti di cui sopra, è possibile presentare domanda per l’accompagnamento.

La domanda di inabilità si presenta tramite il proprio medico curante. Devi quindi recarti dal tuo medico di famiglia e spiegare la situazione o del tuo famigliare (per il quale ti stai occupando della sua domanda) Il medico, può prescriverti alcuni esami da fare. Una volta che il medico ha ben chiara la situazione, tramite il suo computer invia la domanda di inabilità all’INPS.

L’INPS dunque, ti comunica la data dell’incontro con i medici. La commissione medica ti visita e, dopo un po’ di tempo ricevi a casa una lettera con l’esito. Questa lettera contiene la percentuale di invalidità che ti ha assegnato la commissione. Se sei invalido al 100% puoi chiedere l’accompagnamento.

Puoi presentare domanda di accompagnamento tramite il sito INPS, oppure tramite un patronato della tua zona.

L’INPS deve lavorare la domanda entro 30 giorni (legge n. 241/1990). In alcuni casi particolari, la legge può prevedere tempi diversi, ma in generale dopo circa un mese, ricevi la risposta.