Il visto è il documento ufficiale che permette al portatore di entrare legalmente in un paese straniero. Il visto è solitamente timbrato o incollato sul passaporto, quindi non è un documento a parte, ma aggiuntivo.

In questa guida completa sul visto per l’Italia ti spiego cos’è, come ottenerlo, a chi presentare richiesta, ti fornisco il modulo fac simile per presentare domanda, da scaricare e compilare, quanto costa, quali sono i Paesi esenti, cos’è un visto multiplo e infine cosa fare se siete fidanzati che stanno progettando una vita insieme.

Cos’è e come funziona

Il visto per l’Italia è un adesivo (o un timbro) che l’ambasciata italiana applica sul tuo passaporto e che ti permette di entrare in Italia. Se quindi per esempio arrivi dal Marocco, devi rivolgerti all’ambasciata italiana in Marocco e presentare domanda del visto. Se l’ambasciata accetta la tua domanda, un addetto applicherà il visto sul passaporto.

Il visto è quindi l’autorizzazione concessa a uno straniero extracomunitario per entrare in Italia. Solo i cittadini di paesi extracomunitari hanno bisogno del visto per entrare in Italia, i cittadini europei non ne hanno bisogno.

Ci sono due tipologie di visto:

  1. Per transito o breve soggiorno; se devi solo passare per l’Italia o comunque se ti fermi al massimo per 90 giorni;
  2. Per lungo soggiorno; se pensi di rimanere in Italia per più di 90 giorni. Questo visto ti permette di stare in Italia fino a un anno.

1. Visto per transito o soggiorno breve (fino a 90 giorni)

Il visto lo rilascia l’ambasciata/consolato italiano che si trova nel tuo Paese. Con questo visto puoi entrare non solo in Italia, ma anche in tutte le nazioni che applicano la Convenzione di Schengen. Il visto si chiama infatti “Visto Schengen Uniforme” (VSU). Allo stesso modo, se hai un visto rilasciato da un Paese che applica la Convenzione di Schengen, puoi entrare in Italia senza dover chiedere altri visti.

2. Visto per soggiorno di lungo periodo (oltre 90 e fino a 365 giorni)

Questo visto, da chiedere sempre presso l’ambasciata/consolato italiano che si trova nel tuo Paese, si chiama “Visto Nazionale” (VN). Oltre ad entrare in Italia per oltre 90 giorni (e fino a un anno), ti permette di recarti anche negli altri Paesi europei, ma per un massimo di 90 giorni in sei mesi.

Come ottenerlo

La domanda di visto devi presentarla presso l’ufficio visti del Consolato/Ambasciata italiana presente nel Tuo Paese. Per esempio, se vivi in Algeria, per chiedere il visto per l’Italia devi recarti presso l’Ambasciata/Consolato italiano in Algeria.

Il Ministero degli Esteri, ha messo a tua disposizione un servizio web molto utile: basta inserire da dove vieni, la durata della tua permanenza in Italia (meno o più di 90 giorni), il motivo del tuo arrivo (lavoro, studio, cure mediche, visite ai familiari, vacanza, ecc.) e il sito ti dice subito:

  1. L’indirizzo dell’Ambasciata/Consolato presso cui chiedere il visto;
  2. I documenti che devi presentare;
  3. Il costo;
  4. Altre informazioni utili.

Richiesta

Il sito presso cui presentare questa richiesta è il seguente Visto per l’Italia. Basta scorrere in basso alla pagina, inserire i dati richiesti e ottieni immediatamente tutte le informazioni utili per presentare il visto.

Il sito ti dice anche se hai veramente bisogno del visto oppure no! Infatti il visto non è sempre richiesto per chi arriva da qualsiasi paese straniero. Il servizio ti dirà se ne hai bisogno o no.

Il sito ti fornisce anche il modulo da compilare e stampare per la richiesta del visto. In caso di problemi puoi scaricarlo dalla seguente pagina.

Modulo richiesta

Di seguito puoi scaricare il fac simile del modulo per la domanda di visto per l’Italia.

Scarica subito il modulo fac simile PDF per presentare la domanda di visto per l’Italia.

Quanto costa

Il costo del visto non è sempre uguale, dipende da vari fattori:

  1. Da quale nazione arrivi;
  2. Per quanto tempo vuoi rimanere in Italia;
  3. Le motivazioni del tuo soggiorno.

In genere, il costo va dai 60 ai 120 euro circa. Di solito, tranne casi specifici, il costo devi pagarlo non in euro, ma nella tua moneta locale.

Multiplo

Il visto di ingresso multiplo è quel visto che ti permette di accedere in Italia e in altri Paesi dell’area Schengen più volte, ma fino a un massimo di 90 giorni che partono dal giorno del tuo primo ingresso.

Per esempio, chiedi un visto di ingresso multiplo valido dal 5 aprile al 5 luglio. Entri prima in Italia; fino al 5 luglio puoi visitare anche gli altri Paesi dell’Area Schengen. Il visto devi chiederlo all’ambasciata italiana che si trova nel tuo paese, ossia all’ambasciata del primo paese che vuoi visitare.

Paesi esenti

Come ti ho spiegato nei passi precedenti, non sempre è necessario il visto, anche se arrivi da un Paese extracomunitario. Ci sono per esempio nazioni con cui l’Italia ha stipulato determinati accordi e che prevedono la possibilità di viaggiare senza visto ai propri cittadini.

A questa pagina del Ministero degli esteri puoi vedere l’elenco di tutti i Paesi esenti: se sei cittadino di una di queste nazioni, non hai bisogno del visto per entrare in Italia.

Solitamente l’esenzione è valida solo per soggiorno di breve durata, ossia fino a 90 giorni. Se intendi stare in Italia per più di 90 giorni, allora il visto ti serve anche se provieni da questi Paesi.

Per fidanzati

Congratulazioni per il tuo fidanzamento! Se sei su questa pagina, probabilmente significa che tu e il tuo fidanzato/a state progettando di costruire la vostra vita di coppia sposata Italia. Ecco il percorso da seguire.

  1. Fai entrare in Italia il tuo partner con un semplice visto turistico. La Questura di competenza ti chiamerà a compilare la “dichiarazione di ospitalità” del tuo partner presso la tua abitazione;
  2. Dopodiché, prima che scada il visto, potete redigere il contratto di convivenza e consegnarlo al comune in cui vivete, in modo da registrare la convivenza iniziata (in questo frangente puoi farti aiutare da un legale);
  3. Una volta iniziata la convivenza, potete inviare domanda di permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare in Questura.

In caso di rigetto della domanda, potete avviare una causa in tribunale.